Intervista a
Lars Simonsen
Oggi intervisto Lars Simonsen, che dal maggio 2014 con la sua famiglia, composta dalla moglie Suzi e due bambini, Tiutu, 8 anni e Liva, 6 anni, sta girando l’Europa in Kayak.
E' stata una vera emozione avere di fronte un esempio di semplicità e passione
così forte, che viene trasmessa anche dai due bambini e dal loro sorriso.
Il loro progetto si chiama Life is Good Follow us – Family Expedition, in cui l’obiettivo è di compiere 7000km tra canali e mare, per arrivare fino ad Istanbul.
Sulla pagina Facebook e sul loro sito
è possibile seguirli giornalmente.
In Danimarca, la famiglia gestiva un campeggio che operava nel sociale, ma la crisi li ha lasciati senza lavoro. Da qui, trasformare un evento negativo in un nuovo stimolo da affrontare!
Li abbiamo raggiunti alla Lega Navale, dove sono arrivati venerdì.
Come è stata l’accoglienza ad Ostia?
Questa, è una domanda molto semplice a cui rispondere: molte persone erano presenti quando siamo arrivati alla Lega Navale, che ci sta ospitando anche per queste notti. Venendo in Italia abbiamo avuto dei contatti sia con il presidente dell’Hobie Cat, che col presidente della Lega Navale, il quale ci ha detto, che possiamo rimanere qui quanto vogliamo e ci ha dato tutta l’assistenza necessaria.
Avevate quindi preso molti contatti prima di partire?
Prima di arrivare in Italia il percorso è stato organizzato giorno per giorno, invece qui, l'aiuto
della federazione Dinghy ci ha permesso di essere più sicuri di quello che stiamo facendo, soprattutto per la famiglia e i bambini. Tutte le persone in Italia sono state gentilissime con noi: l’interconnessione
tra le persone che navigano a vela è stata molto differente rispetto alla mancanza di contatti che abbiamo avuto, sia in Olanda che in altri paesi del Nord. Questo è strano…
Quale è la sensazione di stare in mare?
Stando nel Mediterraneo hai la possibilità di navigare ad un miglio dalla costa, se vuoi stare in solitudine, oppure avvicinarti alla costa e quindi soffermarti ed avere contatti con i locali: devo dire che preferisco la solitudine del mare. E’ bello specialmente quando hai i bambini con te, perchè mentre stai in mare non hai televisione
né radio e riesci a parlare con loro. Questa è una delle loro più grandi esperienze.
Essendo tu danese hai già avuto esperienze col mare?
Abitiamo in un’isola che guarda il Mar Baltico. Questo è più calmo dell’Oceano Atlantico, mentre il Mediterraneo dà ancora un’altra
sensazione. Avevamo già avuto esperienza col kayak, ma con massimo 3 giorni di viaggio.
Quali sono le sensazioni di vedere un’alba o un tramonto direttamente dal mare?
Li abbiamo visti molte volte durante questo viaggio: sia dalla spiaggia, che dalla barca. In alcuni luoghi dove non c’è l’acqua vedi sorgere il sole in terra, mentre in barca tutto è diverso. Parlo con i bimbi e chiedo loro la sensazione…
Cosa rimarrà ai bambini di questa esperienza? La riporteranno nel futuro?
Questa esperienza spero dia loro la possibilità di essere più aperti, di avere più contatti con la gente.
Ci sono al mondo persone più o meno gentili, ma la lezione più grande che questo viaggio deve trasmettergli è che è importante fare le cose che senti, e quello che vuoi per davvero. Ci sono dei giorni in cui non facciamo nulla e tu sei dispiaciuto perché sembra che hai perso tempo; l’esperienza in questo caso è data da quello che tu vedi nel futuro dietro l’angolo che stai per girare!
Perchè lo fate: per un continuo stimolo nella vita? Per avere emozioni nel futuro?
Poiché avevo perso il lavoro, per non scoraggiarmi ho cercato nuovi stimoli. Quali? Gli stimoli, cerchiamo di tirarli fuori da noi. Essendo i bambini piccoli, possiamo insegnare loro affinché sia l’esperienza più bella della nostra vita. Mia moglie infatti da anche lezioni a mio figlio più grande, quando è possibile. Prima di questo abbiamo avuto altri viaggi diversi, ma adesso è bello farlo con la famiglia.
Prima di partire non si sa mai nulla di come andrà: i problemi si sono presentati prima di partire. Noi come li risolviamo? Abbiamo deciso di risolverli giorno per giorno…
Scriverai un libro su questo viaggio?
Attualmente sto scrivendo un diario e siccome sono in contatto con un mio amico scrittore lo faremo in inglese. In contemporanea sto scrivendo delle annotazioni che mi dicono i bambini.
Per esempio una domanda di mia figlia è stata: “Ma molti nostri amici e conoscenti saranno contenti quando torneremo a casa. Ma se moriamo?” Ed io: “Cosa pensi?” “Noi vogliamo tornare così possiamo raccontare” Lei non è triste, affrontiamo qualsiasi soluzione. Lei non ha la percezione del pericolo, del buono e del cattivo.
Ci sono state delle situazioni a nord della Francia in cui ci siamo chiesti che ci volevano ancora 1000km per arrivare al Mediterraneo. Nel mare riusciamo a fare 20km al giorno mentre nei canali abbiamo fatto massimo 8 km perchè non è possibile navigare a vela e quindi dovevamo pedalare. Molto faticoso ma anche questa è un’emozione.
Come attraverserai il Mar Adriatico?
Da Bari all’Albania abbiamo pensato che sono 12 ore di navigazione se c’è un buon vento e con i bimbi è troppo lungo. Dovremmo decidere se noleggiare una barca di appoggio in maniera che i bimbi possono andare li, con noi che navighiamo accanto a loro. Se invece il mare è calmo loro potranno venire con noi. Abbiamo avuto anche onde alte 3 metri e spesso abbiamo dovuto dire loro di stare fermi, utilizzando la tecnica militare di ordine.
Lo stop finale sarà Turchia o Georgia?
La nostra meta è la Turchia e siccome la Georgia dista più di 1200km dobbiamo ancora decidere,
come "bonus", ma comunque Istanbul era la meta finale…io credo che ci fermeremo qui!
Vi aspettavate Ostia e Roma come l’avete trovata?
Mi aspettavo di trovare fabbriche ed un grosso porto, ed invece ho trovato una bella cittadina con spiaggia e mare. Roma invece è un museo dove puoi vedere qualsiasi cosa. Vogliamo anche vedere Ostia Antica,
perché è uno dei siti archeologici più visitati.
Ovviamente tua moglie è d’accordo su questa esperienza?
Lei ha detto si, ma molto prudentemente e prima del viaggio ha programmato tutto come una donna. Se il tempo è buono navighiamo se invece e cattivo facciamo uno stop: irremovibile! Lei conosce i suoi limiti ma a volte il limite viene esteso, e questo è molto importante. Mia moglie mi voleva bloccare ma se facciamo giorno per giorno va bene.
Come vi gestite i kayak?
E' un bene avere due kayak, perchè a volte stiamo anche a 1 km di distanza. Alcune volte sto da solo e mia moglie ha i bambini o viceversa mentre a volte ognuno ha un bambino. Dipende anche se c’è forte vento e cosi li dividiamo per equilibrare il peso. Quando ci sono dei momenti difficili, come pioggia e vento forte, mettiamo un copri kayak che è molto stretto e il primo impatto è il nervosismo, ma se apri il frontale e vedi il mare, ti calmi. E’ bello vedere dalla finestrella il mondo!
Qui potete vedere altre foto della splendida famiglia
Intervista rilasciatami di persona il 15 marzo 2015