La mia Ostia

di Aldo Marinelli

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Intervista a Fabrizio Del Vecchio

Intervista a Fabrizio Del Vecchio

la città di Ostia

Incontro Fabrizio del Vecchio in un piccolo bar di Ostia, consapevole di trovare un artista del territorio che si sta facendo conoscere in giro per l’Italia grazie alle sue poesie, prodotte con le proprie risorse e con l’auto pubblicazione sul web.

Ciao Fabrizio, di dove sei originario?

Sono originario della Longarina, ma dopo sposato sono andato a vivere a Roma.
Da quando mi sono separato sono tornato qui, inizialmente dai miei, poi da solo in affitto.
Sono stato a scuola sia alle elementari che alle medie alla Fanelli di Ostia Antica, poi invece ho frequentato il liceo artistico a Roma, in quanto mi piaceva tantissimo disegnare.
Ho sempre avuto gli amici a Roma, anche se li frequentavo poco dovendo lavorare la sera come cameriere  per aiutare economicamente i miei genitori.

Adesso che lavoro fai?

Dal 1993 lavoro all’INPS, inizialmente quella dell’EUR, e da quest’anno nella sede di Ostia, in via delle Baleniere. Qui ho incontrato una nuova realtà: non sto più in ufficio ma agli sportelli. Lo trovo molto più gratificante: aiuto molte persone e questo a volte mi ispira per il mio scrivere. Mi immedesimo nei panni dell’altro e immediatamente cerco di percepire come è caratterialmente, poi mi adeguo. Sarà una dote o una mente troppo elaborata pure la mia, ma in questo modo non ho mai avuto problemi. Mi piace molto ascoltare le persone, che è ben differente da sentire, dandogli magari un buon consiglio.
I miei colleghi (sorride) hanno sempre la battuta pronta: “Ecco il poeta...ecco il famoso”

Quando nasce la tua vena poetica?

Scrivo da quando ho 13 anni, e adesso ne ho 46. Scrivo poesie, racconti, piccole storie, aforismi usando molto metafore in cui il mare ed i tramonti sono i protagonisti. E’ così che ti ho conosciuto ed iniziato ad usare qualche tua foto come sottofondo alle mie poesie.

A cosa ti ispiri?

Sono ispirato dall’amore: spesso e volentieri la sera, anche all’una di notte, vado sul Pontile dove le onde del mare ed il mare mosso mi permettono di cogliere i momenti e le emozioni.
Qui comincio a fare metafore sulla mia donna ipotetica: ho avuto tantissime esperienze negative. Sono single da più di due anni e le storie vissute sono state traumatiche, ora ci vado con i piedi di piombo.
Oltre all’amore, mi ispira la vita. Ho conosciuto molte persone con problemi di salute. Nei miei scritti trovate molti contenuti contro le persone che pensano solo alla vita materiale. Troppa ipocrisia e mancanza di valori.

Quando hai cominciato a pubblicare libri?

Aprii una pagina Facebook nel 2008, fui tra i primi. Ero nell’anonimato: non misi né la mia foto né il mio nome, ma uno pseudonimo “Dolce Cavaliere”, riprendendo il protagonista del mio romanzo rosa “Una rosa nel bosco”. I post che pubblicavo riscontravano sempre più successo. Nell'agosto 2014 i vari follower mi hanno convinto a pubblicare libri ed entrare nel mondo dell’editoria, per far conoscere le mie poesie, come aiuto alle persone sofferenti. Finora ho pubblicato 4 libri: sono abbastanza seguito e ciò mi gratifica molto.
Ricevo molta corrispondenza, soprattutto da donne che hanno grossi problemi con i mariti, a volte vere violenze.

Come mai hai questo tipo di pubblico?
L’uomo, soprattutto, tende a tradire: non pensa più a fare gesti carini verso la propria moglie, ma verso donne sconosciute. Spesso è meno presente con i propri figli ma molto di più verso quelli della nuova compagna. E viene troppo spesso  alle mani. Personalmente ho vissuto alcune esperienze che mi fanno capire bene queste problematiche e mi ci immedesimo. Una persona ha il diritto di vivere, ad essere felice.

Come sono iniziate le tue tournée?

Ho iniziato a fare degli incontri in varie parti d’Italia, dove mi chiamavano per presentare i miei libri. Non partecipo a concorsi perché scrivo per arrivare al cuore dei miei lettori. Il mio premio è vedere le persone che mi ascoltano commuoversi. Non avrei mai immaginato di arrivare fino a questo punto.

Mi parli della cassetta dei sogni?

“Stanotte ho svegliato un sogno, aveva bisogno di vivere” è un progetto che prevede di posizionare una cassetta dei sogni in ogni luogo dove vado. Sono costruite con l’aiuto di fabbri e falegnami locali e sotto hanno un cartello che spiega qual è la loro funzione. Le posizioniamo di solito in piazza ed ogni persona che ha un desiderio imbuca un bigliettino al suo interno. Sto raccogliendo i sogni di tutte queste persone e li pubblicherò in un libro i cui ricavati andranno ai bambini più bisognosi di quel paese. Ad Ostia purtroppo non sono ancora riuscito a posizionarla.


Intervista rilasciatami di persona il 18 giugno 2015

Foto album di Ostia


 
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