La storia della Sagra della Tellina
Rinaldo De Fazio ci racconta come e quando è nata l'unica sagra di Ostia, ormai famosa a livello regionale
A cavallo dell’ultimo weekend di agosto da oltre 50 anni si festeggia ad Ostia la sagra della tellina.
Fu interrotta ufficialmente dal 1980 al 1996 per la mancanza del prodotto primario dovuto ai metodi di pesca obsoleti che hanno rovinato l’ecosistema marino (pesca a strascico e con le turbine).
Dal 2000 ha ripreso in pieno la sua tradizione e con la gestione degli ultimi anni da parte del Comitato di Quartiere nel 2016 si è avuta un'affluenza di 10000 persone e 13,5 quintali di frutti di mare consumati, tutti rigorosamente locali. Circa 200 ragazzi del posto vengono coinvolti temporaneamente per far sì che la sagra sia il più fluida possibile, sostituendo la gestione più famigliare che veniva fatta fino a quel momento, ma che per la mole di persone ormai presenti non era più sufficiente. La presenza di otto chef professionisti da inoltre lustro alla manifestazione.
“Nata nel 1964” ci illustra Rinaldo De Fazio, presidente del Comitato di Quartiere Borghetto dei Pescatori, “per volere del benefattore del Borgo dei Pescatori, Antonio Schiano, la Sagra voleva festeggiare tutto ciò che dava il mare, a partire dalle vongole fino alle telline, vero simbolo del Borgo per l’estrema abbondanza sul nostro territorio. La prima volta che fu pensata, furono chiesti alle diverse imbarcazioni che le pescavano, 5 chili ciascuna per poter fare la festa. Schiano allestiva il pentolone fuori dal suo ristorante, il Pescatore, e cucinava personalmente la pasta con le telline, con una ricetta che si era portato da Procida. Era soprattutto una festa locale, per gli abitanti e per gli amici che passavano di lì. Le 10/12 famiglie che componevano la comunità erano un’unica grande famiglia”.
“Il grande dispiego di forze e di tempo che ci vuole per portare avanti la sagra lo si dedica solo per l’amore della tradizione” ci conferma Massimo De Fazio “e la maggiore soddisfazione è avere le persone che ci ringraziano per l’organizzazione, dove si servono 3 mila pasti a serata con i ragazzi che vengono vestiti in modo differente sera per sera, dal pirata al marinaio. Ogni anno poi destiniamo parte dei fondi ricavati in beneficenza, dalla Croce rossa all’Ospedale Grassi.”
Una festa da non perdere, in cui si respira ancora la tradizione ma anche il profumo della buonissima pasta alle telline.
di Aldo Marinelli del 03 agosto 2017