Matematica che passione
Vediamo come si possono usare i famosi dischetti inquinanti in un modo creativo e didattico
Vi ricordate il danno ambientale dell’anno scorso quando trovammo sulla spiaggia migliaia di dischetti?
Si scoprì poi che non erano altro che filtri che un depuratore guasto riversô nel fiume Sele e che poi arrivarono al mare (ne avevamo parlato qui con Filippo Fratini Link).
Ebbene ne abbiamo raccolti e differenziati cosi tanti che qualcuno me lo sono tenuto per un uso creativo adatto alla mia professione. Insegnando anche matematica mi è venuto in mente che poteva essere un bel compasso naturale, soprattutto quando bisogna disegnare le circonferenze goniometriche, nel quarto anno.
Ho avuto un inatteso duplice successo: innanzitutto utilizzare in modo alternativo qualcosa che ha danneggiato l’ambiente ma sopratutto sensibilizzare sull’argomento spiegando l’origine di quel nuovo compasso nelle mani di ragazzi poco abituati ai temi ambientali.
La soddisfazione più grande poi l’ho avuta a settembre, quando ad inizio anno scolastico un ragazzo di 18 anni mi ha detto: “Prof questa estate mi sono riempito lo zaino a forza di raccogliere i dischetti che ci ha fatto vedere”.
Subito dopo la battuta di un altro ragazzo è stata: “Ora ci vorrebbe qualcosa a forma di righello, così siamo a posto”
Grazie a Clean Sea Life Link
di Aldo Marinelli del 19 novembre 2018