Intervista a Luigi Baioni
La Società Sportiva Calcistica simbolo di Ostia è l'Ostia Mare, che con la prima squadra milita nel campionato di serie D girone E.
La Mia Ostia è andata ad intervistare il Direttore Generale Luigi Baioni, da 6 anni alla guida del Centro.
"Se capovolgiamo la parola OstiaMare si legge AmareOstia: parliamo perciò di una Società Sportiva che rappresenta la nostra città. Da quando gestisco la società sto cercando di portare gente locale a fare sport nell'Ostia Mare....prima c'era molto pendolarismo da Roma o da fuori. Quando militavamo in serie C i calciatori arrivavano da fuori regione (Campania, Calabria, Sicilia), rimanevano qui un anno e poi se ne andavano. Non erano legati alla maglietta, al colore viola."
Come ha cercato di cambiare la Società?
E' cambiata la politica economica e stiamo cercando di far crescere i piccolini di Ostia e del suo bacino (Acilia, Axa, Casal Palocco) dentro la Squadra. Siamo la più grande società del territorio e puntiamo ad avere non solo la professionalità sportiva ma anche la passione di giocare per la propria città.
Questo ha portato ad un aumento di pubblico: adesso anche con la scuola calcio vengono i parenti, gli amici. C'e un senso di appartenenza migliore. Anche il nuovo stadio permette una vicinanza maggiore alla squadra.
Il nuovo presidente ha investito prima nei mezzi e poi negli uomini. I mezzi sono il campo, le strutture.. Ora ricopriamo infatti tutte le categorie di Elite e siamo al terzo posto nel ranking come qualità sportiva.
Abbiamo un totale di 300 ragazzi, e non ne prendiamo di più perché il centro altrimenti scoppierebbe e non daremmo un prodotto all'altezza del nome che portiamo. Tant'è che tutti quelli che si iscrivono, l'anno dopo lo rifanno.
Come affrontate la Scuola Calcio?
Nella scuola calcio si pratica prima di tutto il divertimento e poi il gioco. Durante i primi 5 anni del percorso della scuola, non guardiamo tanto ai risultati. Solo negli ultimi 2 anni (intorno quindi ai 12 anni) cerchiamo di dare alla squadra un po' di "cattiveria" sportiva. Poiché siamo una società che ha tutte le categorie Elite, alla fine dei 7 anni ci si ritrova in un Settore Giovanile ad alti livelli. Quindi è importante avere il carattere giusto.
Come è andata quest'anno la stagione?
Quest'anno 4 squadre su 5 delle varie categorie si sono piazzate ai primi posti, ed una ha vinto il campionato. Con la prima squadra l'anno scorso siamo arrivati 5 e siamo andati nel playoff, quest'anno 6 e quindi non parteciperemo.
Come è la tifoseria?
La nostra società ha degli ultras che ci seguono nelle trasferte. Purtroppo quando si gioca in contemporanea con la Lazio e la Roma si disperde un po'. Il tifoso dell'Ostia Mare è abbastanza presente, e cerchiamo di fargli vivere non sono la prima squadra ma anche gli altri settori..sarebbe bello che il tifo coinvolgesse tutte le età!
Ci descriva il suo rapporto con la Società?
Sono nato a Ostia nel 1956 e mio padre è stato vicepresidente della Proloco, ho diretto altre società come l'Acilia e l'Ostia Antica e sono 6 anni che dirigo l'Ostia Mare. Quando sono arrivato tutte le squadre dell'Ostia Mare erano retrocesse..piano piano, prendendo tutti giocatori ed allenatori di Ostia, siamo risaliti.
Il discorso è facile: quando la partita è finita torno a casa ed esco con mia moglie per Ostia. Se l'Ostia Mare ha vinto io cammino tranquillo ed ho cento saluti, ma se l'Ostia Mare ha perso io ho cento insulti! Non mi vado a nascondere, cammino sempre. Questo è un motivo in più per far bene..chi lavora per l'Ostia Mare ed è di Ostia è portato sicuramente a far bene e a dare il massimo! Perche sa che dopo ci sarà un tifoso che lo fermerà per chiedergli perche ha fatto quello piuttosto che questo...Una risposta piccola la devi dare a tutti...nelle squadre di serie A questo non succede, ma noi stando qui sul territorio abbiamo maggiore contatto.
La prima squadra per esempio la scorsa estate durante il ritiro veniva spesso in piazza Anco Marzio (dove abbiamo fatto anche la presentazione. Cosi avviciniamo il nostro calciatore alla cittadinanza e ad incontrare quelli che la domenica dopo verranno a fare il tifo.
Ostia è un grosso quartiere, non esiste un solo bar dello sport, è diventata più dispersiva, Quando giocavo nell'Ostia Lido avevi pochi centri di raccolta (parrocchia, oratorio), era tutto conglobato. I ragazzi adesso fanno troppe cose e quindi diventa tutto più dispersivo.
Qual è la storia del colore viola delle vostre maglie?
L'Ostia Mare nasce nel 1945: esistono due versioni per spiegare il motivo di questo colore.
Quella più accreditata fa risalire il viola alla liberazione dai tedeschi dopo lo sbarco di Anzio
allorché i militari inglesi andando via da Ostia lasciarono tanti pezzi di stoffa di quel colore militare che tende al viola. Le prime sarte di Ostia utilizzarono queste stoffe per cucire le maglie dei giocatori. Adesso qui è tutto viola, dagli alberi ai paracolpi!
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Intervista rilasciatami di persona il 3 maggio 2014