Crescenza Guarnieri in Niente, più niente al mondo
Dal 23 al 26 novembre nella Sala Massimo Troisi a Ostia, uno spettacolo intenso e tragico
Quando assisti ad uno spettacolo come "Niente, più niente al mondo", non puoi che pensare che il potere del teatro è magnifico. L'intensità dell'interpretazione, le varie tonalità della voce, dal sussurrato al rabbioso, il personaggio così ben costruito, la storia riadattata perfettamente dal regista Nicola Pistoia, rendono ogni momento intenso e drammatico.
Si parte da un tragico fatto di cronaca realmente accaduto a Torino nei primi anni del 2000 per ricostruire una società impoverita di valori e di soldi, dove l'unica via di usciita potrebbe essere la speranza nel futuro di una "bimba", futuro televisivo anche se privo di sogni.
Si analizza il momento del raptus omicida di una madre con una lucidità sempre maggiore, partendo dai costi di una spesa fatta al discount e dalla fastidiosa uscita del sabato pomeriggio a guardare vetrine da cui non si potrà mai comprare nulla. La splendida attrice, Crescenza Guarnieri, sola sul palco, piano piano da forma ad una mamma che soffre di una vita che non è quella che ha sognato, dove non vede quel cielo azzurro di una stanza senza pareti.
Perché "per vivere l'essenza della vita, serve poco: serve accorgersi della vita"
di Aldo Marinelli del 23 novembre 2016