Le vie di Ostia: via dei Navicellari
Una via dal carattere elegante, dove i platani la rendono misteriosa e ombreggiata
Via dei Navicellari trae il nome dalle antiche associazioni di mestiere sviluppatesi durante il basso medioevo e nella prima età moderna.
Tra le più importanti ricordiamo quelle legate all'acqua che operavano accanto al mare o sfruttavano la forza motrice del fiume Tevere. Gli "acquaroli", ossia i portatori e rivenditori di acqua, i "barcaroli" o "navicellari", gli scaricatori di barche, i carpentieri e falegnami costruttori di barche, originari di quella antica corporazione o Collegia romana dei Fabbri Navali, i pescatori e i pescivendoli, i basilari e i marinai.
L’arte dei fabri navales, i costruttori navali dell’antica Roma, si è alimentata grazie alla loro capacità di adottare sistematicamente le tecnologie più vantaggiose e rispondenti di cui venivano a conoscenza, adeguandole alle loro specifiche esigenze e migliorandole con la propria naturale attitudine a realizzare opere robuste e di elevata qualità. Procedendo in tal modo nel corso della maggior parte della loro storia ultramillenaria, i Romani fecero continuamente evolvere la produzione dei loro cantieri navali, ponendosi in condizione di affrontare al meglio le nuove sfide e portando l’architettura degli scafi in legno ad un livello di perfezione degno di ammirazione.
Questo articolo nasce grazie al libro di Francesca Faiella "Nomi di Pietra: le strade di Ostia" con il quale scopriamo le motivazioni di questi nomi a volte strani o poco conosciuti.
di Aldo Marinelli del 06 novembre 2016