Tornano le barchette di San Pietro, gli idrozoi azzurri che colorano la spiaggia
Vi ricordate le invasioni del maggio 2014 e 2015? Chissà se è l'inizio di una nuova esplosione di azzurro sulla spiaggia
Nel maggio 2014 (Link) e in quello 2015 (Link) Ostia e moltissime spiagge del Tirreno furono invase da uno spiaggiamento inconsueto dell'idrozoo Velella velella, conosciuto come barchetta di San Pietro per la sua caratteristica vela, una cresta che permette all'animale di spostarsi in mare aperto come fosse una vera e propria imbarcazione.
Sono animali pelagici ma durante violenti temporali o in condizioni di vento forte e mare mosso, vengano trasportati in grandi ammassi sulle spiagge concludendo il loro ciclo vitale.
"Normalmente la presenza di questo organismo ci fa ben sperare, perché indica acque pulite ed attrae numerose specie di pesci in vicinanza delle coste, tanto che spesso nelle zone di pesca esse viene anche utilizzata come esca.
Negli ultimi anni l’entità degli spiaggiamenti è notevolmente aumentata; al fenomeno sono state attribuite varie cause come ad esempio maggiori controlli degli scarichi in mare e quindi minore inquinamento marino. Un’altra causa è stata attribuita alla scomparsa della tartaruga marina che era uno dei maggiori predatori delle velelle.
D’altro canto c’è anche chi ritiene che le elevate concentrazioni delle colonie di velella, riscontrate negli ultimi anni possono però influire negativamente sull’ecosistema marino, ed in particolare sulla pesca, poiché quest’organismo è un predatore di plancton e soprattutto di uova di pesci." (fonte Mare vivo)
di Aldo Marinelli del 18 marzo 2018