A 20 anni dalla sua scomparsa ricordiamo Simeone, barbaramente ucciso a Procoio
Proprio nel luogo della sua morte ricordiamo Simeone Nardacci con un momento di preghiera e riflessione
"Simeone, esempio di vittima del non-luogo, zona d'ombra. Sepolto a 200m da Chiesa, Scuola, Commissariato: emblema del "peccato sociale", innalzato su una croce come Gesù. L'importanza che la società intercetti la solitudine, l'emarginazione, faccia luce, incontri nelle case, renda zone pubbliche, parchetti, piazze, includa culture diverse, dialoghi, rete...esca dal bosco"
Queste le parole forti di Stefano Di Tomassi, responsabile dell'Associazione "La Ciurma", che da 10 anni organizza ogni 19 luglio questo momento di raccoglimento intorno al memoriale della vela.
"Questo perchè ricordi che Simeone ci insegna come in quel posto soffia lo Spirito...la verità non può essere nascosta o dimenticata in un bosco, la verità viene alla luce e ci renderà liberi".
Una candela accesa per ogni pensiero espresso nella speranza che il ricordo di Simeone possa essere per sempre. Presente anche il vescovo Don Paolo Lojudice che ha ricordato come lui fosse il confessore della moglie e dei figli di colui che uccise Simeone Nardacci.
Una storia da conservare per sempre, la vela sta lì...
di Aldo Marinelli del 19 luglio 2018