Il mare rende felici?
Dalla mia esperienza personale a quella della medicina: scopriamo come essere più felici abitando al mare
Il mare rende felici?
Lo dice anche la medicina, ma chi come noi, che viviamo a Ostia, sa quanto possa caricare perdersi con lo sguardo nell’orizzonte o ascoltare il suono delle onde.
Si alzano i livelli di serotonina, così affermano gli studi scientifici, e serotonina vuol dire felicità: questa sensazione è tangibile ogni volta che torno dall’alba o assisto al tramonto sul mare, parola di esperto... non per nulla venni soprannominato Mister Sunset.
Si comincia e si termina la giornata come se un’energia invisibile si fosse introdotta nel corpo, la mente sembra più leggera e il corpo alla lunga comincia a stare meglio. Niente febbri, raffreddori e maggiore resistenza al vento e al freddo.
Lo scienziato Wallace J. Nichols dimostra che “stare vicino, sopra, dentro o sotto l’acqua” possa rendere più felice, più sano, più connesso e migliore in ciò che si fa.
Il mare, in quanto distesa di acqua, fornisce al nostro cervello vantaggi maggiori rispetto a chi vive lontano da esso: oltre alla serotonina il nostro cervello rilascia ossitocina e dopamina. Quest’ultima è un neurostramettitore che si attiva con gli stimoli che conferiscono una motivazione come il piacere. La conseguenza immediata è che l’umore cambia istantaneamente.
Vivere sulla costa rende più rilassati, poiché è sufficiente l’osservazione di un paesaggio marino per calmare il subconscio stimolando il cervello “a un atteggiamento positivo, alla stabilità emotiva e al recupero di ricordi felici”.
Anche guardare una fotografia del mare fa bene così come ascoltare i suoi suoni abbassa i livelli di cortisolo, un ormone che se presente in eccesso nel nostro corpo potrebbe indurre depressione.
Anche il suo colore aiuta poiché il blu rilassa ed ispira, trasmette la pace e un senso di infinito. Il blu inoltra stimola le idee e il pensiero, trasmette senso di fiducia e protezione. Davanti al mare i livelli della pressione sanguigna e lo stress diminuiscono.
Il neuropsicologo Jordan Grafman, conferma che “contemplare l’infinità del mare ci aiuta a riflettere e può portare alla calma e ad una serena eccitazione che migliorano il nostro umore”.
Avete poi mai sentito parlare della ionizzazione dell’aria? Al mare l’aria non è neutra ma ricca di ioni negativi generati dal movimento delle onde che si infrangono sulle rocce o sulla battigia. In città questi ioni vengono distrutti dall’inquinamento e quindi si perde il vantaggio che essi possono dare nel produrre endorfine che alleviano il mal di testa (esperienza personale), la stanchezza, l’asma e addirittura l’insonnia (di questa per fortuna non soffro nonostante tutte le albe che fotografo).
E d’estate prendere il sole con le opportune accortezze è la migliore fonte di vitamina D, chiamata appunto “sunshine vitamine”. La sua produzione è stimolata dai raggi UV e oltre a rafforzare le ossa agisce sulle infezioni e sulla febbre nonché contro la depressione.
Fare bagni di sole o di mare quindi non può che far bene e se li fate a Ostia durante il tramonto il piacere è doppio.
di Aldo Marinelli del 25 ottobre 2019