Prego, il cisto è servito
La vita intorno a questa bellissima pianta, dai fiori rosa delicati
Quando in primavera fiorisce il cisto rosso (Cistus incanus) si popola di un mondo meraviglioso, quasi come una favola...della natura.
I suoi fiori sono il palcoscenico di tante avventure, di vita e di morte.
Ci sono gli insetti eroi che si avventurano sui suoi petali delicati e stropicciati per giungere fino al polline e tuffarcisi dentro,
Assembramento di Paratriodonta romana
Oxythyrea funesta
ma spesso i potenti ragni sono lì pronti ad attenderli per farsene cibo. Zitti zitti si nascondono, veloci a colpire con un attacco implacabile: non ce ne è per nessuno; piccoli o grandi, le prede si ritrovano vittime di maghi del mimetismo come il ragno granchio verde (Heriaeus hirtus) coperto da una folta peluria e dal colore delle foglie su cui compie gli agguati.
Se riescono a scamparla dal primo carnivoro, le povere prede devono vedersela con il ragno granchio rosso e giallo (Misumena vatia). Questi ragni sono chiamati così per le prime due paia di zampe che sono più larghe delle altre e vengono tenute sempre aperte come le chele del crostaceo. La femmina è molto più grossa e colorata del maschio, come sempre nel mondo dei ragni.
Sono delle vere e proprie specie camaleontiche, in grado di cambiare in pochi giorni il loro colore, a seconda del fiore in cui si trovano. Essi infatti non costruiscono una ragnatela ne avvolgono la preda in una seta, ma cacciano solo sui fiori.
Femmina rossa di Misumena vatia
Femmina gialla di Misumena vatia
Maschio di Misumena vatia
Ma il cisto è anche il luogo dell'amore, dove gli insetti possono riprodursi (a loro rischio e pericolo). Il nostro endemismo per eccellenza (si trova in tutta Italia solo nel Lazio), la Paratriodonta romana, in primavera si assembra (parola tabù in questo periodo) sui fiori. L'accoppiamento è colorato di giallo dal polline del cisto...i coleotteri volando provvederanno all'impollinazione.
E poi non potrebbero mancare le uova, in questo paradiso che è il cisto. Uova di qualche emittero, la cimice per dirla in volgare, da cui nascono piccole larve ma dalla forma come quella dell'adulto.
di Aldo Marinelli del 04 maggio 2021