I lattarini in banco, movimenti ipnotici
Un banco di lattarini che si muove in acqua è uno spettacolo che ipnotizza: capiamo qualcosa di più su questi movimenti e sulla specie
Il lattarino Atherina boyeri è un piccolo pesce che misura dai 12 fino a 15 centimetri. Ha un corpo allungato di colore grigio punteggiato di nero sul dorso e bianco sul ventre. Sui fianchi si vede una linea orizzontale argentea.
Foto di Filippo Fratini
Caratteristiche di questo pesce è che vive in banchi in ambienti sabbiosi poco profondi e può sopportare ampie variazioni di salinità, dalle acque dolci a quelle salate (specie eurialina). Ed è proprio negli estuari dei fiumi o delle lagune che si riproduce in primavera.
Nel nostro mare è una specie molto comune, si avvista facilmente anche dal pontile, come nelle immagini video che vedete.
I lattarini si nutrono di plancton che cacciano soprattutto di notte, mentre di giorno si radunano in banchi anche di grandi dimensioni. Nel video si può vedere come un cefalo si insinua nel banco per predare. I lattarini svolgono infatti un ruolo chiave nel trasferimento di energia dai piani bassi a quelli più alti delle reti alimentari. Il ruolo del banco è quello di proteggere gli individui, in quanto il predatore non riesce a mirare al singolo animale ma si tuffa nel mezzo sperando di catturarne almeno uno. Non sempre però l'impresa riesce, tant'è che il fenomeno viene chiamato "effetto di confusione".
Il biologo Brian L. Partridge afferma infatti che "in un banco ciascun pesce usa gli occhi e le linee laterali* per uniformare la propria velocità e direzione a quelle degli altri pesci del banco, diminuendo in questo modo il rischio di essere predato".
Centinaia di lattarini si "muovono all'unisono, più simili a un unico organismo che a un insieme di singoli individui. Il banco si sposta seguendo un percorso rettilineo, poi, improvvisamente, vira; neppure un singolo pesce si smarrisce dal banco". Il cefalo che si lancia dal fondo fa si che i membri del banco si disperdono in un attimo "come se fossero una sfera in espansione.
L'istantanea dispersione fa svanire il banco in una frazione di secondo, ma nessun pesce entra in collisione con altri. Dopo qualche istante gli individui sparpagliati tornano a raccogliersi in piccoli gruppi; infine il banco si riforma, con una perdita complessiva di non più di uno o due membri.
Il fatto che una grande quantità di pesci si aggreghi in banchi suggerisce che tale comportamento offra un notevole vantaggio evolutivo".
Il banco di pesci "non è una struttura geometrica regolare come un reticolo cristallino. In ogni specie un pesce ha una distanza e una sua angolatura preferenziale rispetto al suo più stretto vicino. La distanza ottimale e le posizioni relative dei pesci, però, non vengono rigidamente mantenute".
Questa specie quindi la possiamo ricordare più che per la sua livrea per il suo comportamento molto affascinante.
*La linea laterale è costituita da canali gelatinosi che comunicano con l'ambiente esterno mediante pori. All'interno dei canali si trovano migliaia di cellule ciliate che sono molto simili ai recettori del suono dei vertebrati terrestri. La risposta data dalle cellule ciliate agli spostamenti dell'acqua fornisce le informazioni riguardanti la velocità e la direzione dei pesci
circostanti.
di Aldo Marinelli del 29 luglio 2022