Premiati i vincitori del contest di poesia Il mare nelle tue parole
La Nazionale Italiana Poeti premia i 6 vincitori del contest di poesia promosso da La mia Ostia "Il mare nelle tue parole"
Grande successo della giornata dedicata alla poesia durante la Sagra della Tellina 2022 con la presenza della Nazionale Italia Poeti, con quattro suo esponenti: Michele Gentile, Francesco Pasqual, Adriano Mancini ed Emanuele D'Orazio.
Sono stati loro i giudici del contest promosso da La mia Ostia durante la sagra che aveva come tema il mare e che è stato accolto molto positivamente, con poesie che sono arrivate da tutta Italia.
Ai primi tre premi si sono aggiunte tre menzioni speciali, dato il grande numero di poesie di alto livello che sono pervenute.
La vincitrice del primo premio è stata Franca Vannini con la poesia "Mare mio" letta a due voci con la nipote Silvia. Un'emozione particolare per loro, in continua lotta per i loro diritti all'Idroscalo.
Ce sta solo un posto
dove me sento a casa
Un pezzo de tera
che ogni giorno
se bagna de magia...
Qui dove tutto sa de te...
Vita mia...
Se chiama Idroscalo
ma pe' chi ce vive
e ce vo' morì
de nome e de fatto
è Punta Sacra ...
...Lo volete capì?
La' n'dove Roma bella
nun finisce
ma inizia ...
... Sul mare
Su quell'urtimo confine
dove l' acqua
der bionno Tevere
se immischia co' la tua....
... E me scuserete
si nun so' bona a parlà
come Dante,
ma quanno te penso
"Mare mio"
ogni parola me riporta
a quell' istante .
A quanno er sole
s'infriccica nel mare,
e di lì a poco
tutto quer che nun conta scompare.
A quanno er vento stropiccica li capelli mia
e er sale l' inbianca tutti...
...Così tanto
che me paro mi zia.
No,
nun è mica er tempo,
che qui nun passa
e pare essese fermato...
... A quanno c'erano
li fagottari
e all'ora de pranzo
su li tavolini
l'insalatiera se riempiva
de ogni ben de Dio
Ma sta sicuro
Mare mio
che quella che correva
più veloce pe' vedette...
...mica pe' magnà ....
ero sempre io !
No ... Nun me lo posso
da scorda'...
...Quanno er cocomero dentro l'acqua pe' rinfrescasse era de rito,
e tu fija mia
nun facevi altro
che intingerce er dito.
Mare mio
te lo sto a giura'..
Pe' me sei sempre
quello de tanti anni fà...
... Quanno c'avevo tutti
li regazzini da guarda' ...
...E mica solo li mia!
Pure quelli de mi sorella,
poi quelli de Francesca,
de Danila
e de sora Lucia.
Mare mio
Co' te rido, piango, urlo
e nun me frega si me sente l'altra gente,
a me interessa
che te m' ascorti
senza aribatte gnente.
Tu sei er custode
del riflesso mio...
Embè ...
...Co' te da figlia
so diventata donna ,
poi amica, madre
e ora pure Nonna.
Mare mio
A trovalle le parole
pe' ditte quanto te vojo bene...
Solo tu
da sempre
sai fa' sparì
tutte le mie pene .
Pensa n'po' ...
..Oggi ero venuta a trovatte
pe' dittele una ad una...
Ma c'era già mi nipote
a parlarte come oltre a me non ha mai fatto nessuna.
Che emozione...
vedella cresce
co' li stessi sogni mia
Me pare de sentilla
ancora
mentre tutta felice
te dice :
"Mare mio
Ce sta solo un posto
dove me sento a casa.
È su questo pezzo de tera
che ogni giorno
se bagna de magia...
... Dove tutto sa di te...
Vita mia...
...Mare mio
...Casa mia "
Secondo premio per Milena Marsella con la poesia "Verbo mare" . Già vincitrice di precedenti edizioni, Milena sfodera sempre la sua ironia e capacità di scrittura.
Il vero mare è quello in tempesta
che culla i pesci, bolle di rabbia.
Intima alle navi di stare ferme,
alle barche di non uscire,
agli uomini di non entrare.
Con voce fatta di onde,
chiama il tuo nome
racconta storie.
Il mare si gonfia di grigio,
si riempe di nuvole,
mangia la luna.
Dopo l’incessante rumore,
per magia torna il sereno.
Dove prima c’erano tamburi
ora suonano dolci arpe.
Come segno di pace,
dona alla riva qualche ramo,
le onde accarezzano la sabbia.
Il mare in tempesta, è come la vita.
Dopo ogni tumulto, scossone
tormento e tempesta,
torna sempre la calma
a rassicurare l’animo.
Terzo premio per Marinella Giuni con la poesia "Poesia sul mare". Da Voghera una scritto denso di emozioni che colpiscono il cuore, letto da Emanuele D'Orazio.
Non togliete la vista del cielo
Ai miei occhi
Lasciate le stelle cadere
Desiderio dell'estate finita
Lasciate l'aria del mare
Il vento della sera
E la sabbia
L'ultima sabbia
Tra le dita
La prima menzione speciale è per Brando Iacomino, bambino autistico non verbale di 10 anni le cui sue emozioni sul mare sono state raccolta dalla madre Francesca Cammuso nella poesia "Il mio mare". Francesca, affetta da sclerosi, combatte ogni giorno per l'inclusione del figlio nella società insieme ai fratellini di Brando, Sophie e Dominick.
Ciao mare
Finalmente ritorno a sognare...
Si sognare e potermi liberare...
Dall' impegno che ogni giorno metto
Per diventare un grande ometto...
Si lo ammetto a volte mi scappa qualche strilletto
Prendo il mio sassetto
E se non c’è nessuno
Gli faccio fare un bel voletto...lontano...
Poi metto la maschera e con il ditino indicando la mia testa Vado giù e li è gran festa...
Perché mi diverto..
E a mamma esce fuori il cuore dal petto...
Caro mare grazie a te le mie stereotipie vanno via
Per fare spazio alla fantasia...
La seconda menzione va al maestro Ric, Riccardo Di Gioia, con la poesia "Giro di rime in biro ammirando due marinelli rimandati a settembre". Con la sua consueta ironia Riccardo delinea un quadro in versi che fa riflettere anche dalla Spagna, dove si trova in questo momento.
Lungo il mare e lungo muri corti di memoria mi allungo fra le meste dimore rimaste sull'amara rena,
nera di marana, marrone,
del Rumon che nel mare s'insala
coll'aroma di cocomero misto a bruma.
E sale al cuore il coro che arriva e mi ridesta di due mori, bro, minori marrani in una cesta:
Sembrano il mero Remo col Reo Re Romolo
che remando e tremando riarrivano a riva
e come Omero o Shake spirano a spry
"Rome o Romeo...to be or netturbi'..."
E rimiro il mare e armo rumori in rime nere a colmare in cinerama quel che rimane di un tramonto sul lungomare underground.
Ultima menzione speciale è per Italo Di Giuseppe, con la poesia "Viola". Uno spaccato di Ostia con la sua Venere, dolce e delicato.
Gettai
il ricordo di te
venere ignara
tra il sale e le onde
che accarezzeranno
per sempre
le orme
di chi
passa.
Un abbraccio da tutta la Nazionale va al presidente Emiliano Scorzoni che non è potuto intervenire ma i cui versi sono stati declamati da Michele Gentile, per sottolineare ancora una volta che la poesia può essere la linea sottile che unisce e mai divide.
Conclude la serata la poesia di Adriano Mancini "La mia Ostia" che ormai gira per l'Italia con la voce di Luca Ward.
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Tutte le foto dell’articolo sono di Daniela Marchini
di Aldo Marinelli del 27 agosto 2022