Ebbene sì, anch’io soffro di eco-ansia
Riflessioni di un prof di scienze, sconsolato da quello che vede attorno
Ma chi ancora nega il global warming, sa la differenza che esiste tra tempo meteorologico (o meteo, come tutti lo conosciamo) e clima?
Chi si ostina a nascondersi dietro la frase: “ma a Ostia ha sempre fatto così caldo in estate, d’altronde stiamo a luglio no?” ha afferrato tale differenza?
Il meteo studia le condizioni del tempo locale in brevi istanti di tempo, il clima invece si riferisce alla media delle condizioni meteorologiche in un arco di tempo molto più lungo.
Così come ancora gira qualche povero scettico sulla terra tonda, il terrapiattista, c’è ancora chi dice di non credere al cambiamento climatico, come se bisognasse dimostrare ancora la sua vericidità, alla stregua del povero Darwin sbeffeggiato con il corpo da scimpanzè quando “osò” sfidare la comunità con la sua evoluzione della specie.
Ma d’altronde non è per molti meglio negare che ammettere la realtà? Non siamo tutti tuttologi nell’era digitale? Avere un’ignoranza scientifica fa più comodo, d’altro canto chi li capisce tutti quei dati e quei paroloni?
Allora è meglio disinformare che informare: si creerà una falsa verità che qualcuno sicuramente seguirà, per comodo, per soldi, per politica o per ignoranza.
E per chi si informa davvero? Beh quando la verità è così drammatica, e l’emergenza climatica lo è davvero, si rischia di crollare, di vivere una situazione di paura vera e propria, l’eco-ansia.
Si lo so, non sono poi così giovane, ma anch’io ho paura, non per me, ne per te, ne per i mie figli. Ho paura di essere impotente, di non poter agire più e che tutto diventi inutile.
di Aldo Marinelli del 13 agosto 2023