giovedì 21 novembre 2024
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Le ordinarie avventure di un ostiense oltreoceano

Le ordinarie avventure di un ostiense oltreoceano

Scopriamo perché Riccardo Regis, studente di Ostia all’Università di Anderson in Indiana, ha contattato la pagina La mia Ostia per un aiuto per la sua laurea

“Salve signor Aldo Marinelli, posso incontrarla per proporle un progetto universitario?”, con questo messaggio sulla pagina La mia Ostia inizia il mio rapporto con questo ragazzo che studia in America.

Puoi presentarti ai nostri amici?

“Salve a tutti. Mi chiamo Riccardo, ho 23 anni e sono di Ostia, dove ho sempre vissuto fino a gennaio 2017, quando mi sono trasferito momentaneamente negli USA per studiare all'università”.

Come mai hai pensato di chiedere il mio aiuto?

“Nella classe di Etica mi è stato chiesto di fare una ricerca riguardo una domanda etica, ed io ho scelto di parlare della responsabilità individuale che ognuno di noi ha nei confronti del posto da cui proviene.

Dovrebbe essere una priorità dare tutto ciò che possiamo per rispettare, proteggere e valorizzare il posto che chiamiamo casa?

“Passando del tempo all’estero, ho notato diversi punti di vista riguardo questa domanda: ho incontrato persone che non vedono l’ora di lasciare il posto in cui sono nate per cercare fortuna lontano, persone che non lascerebbero casa propria per nessuna ragione e persone che andrebbero via per un periodo ma vorrebbero poi tornare a casa. Io appartengo all’ultima categoria.
Sto trascorrendo del tempo negli Stati Uniti per studiare, ma pianifico di tornare in Italia quando avrò finito.

Cosa stai studiando?

Sto studiando in un'università cristiana dell’Indiana (precisamente ad Anderson) per diventare pastore evangelico, ma il mio posto è l’Italia, e in particolare Ostia.

Quale è il motivo per cui mi hai contattato?

Sono sempre stato legato alla mia città, ma negli ultimi mesi mi sto rendendo conto della responsabilità che ho nei suoi confronti, in quanto casa mia.
Spesso, io per primo, ci lamentiamo di moltissime cose riguardo Ostia, ma meno spesso facciamo qualcosa per cambiare la situazione. Nella maggior parte dei casi incolpiamo “la società” come se fosse un'entità a sé, ma ci dimentichiamo che siamo noi che la componiamo, e di conseguenza perdiamo di vista la responsabilità individuale che ognuno di noi ha.
Io sono un cittadino di Ostia, sono nato qui, e sono innamorato della mia città. Questa deve essere la mia motivazione per rispettarla, proteggerla e valorizzarla, per contribuire con ciò che ho a renderla un posto migliore, e per trasmettere questo senso di responsabilità e amore anche agli altri.

Riccardo ha scritto per questo motivo una relazione da cui è tratta questa parte dell’articolo

“Qualcuno che condivide questo mio dolce peso è Aldo Marinelli.
Ho apprezzato il lavoro di Aldo nel corso degli anni, mi ha fatto sentire vicino a casa anche nel mezzo del Midwest americano, e mi ha aiutato a vedere Ostia con occhi nuovi, occhi meravigliati e innamorati, occhi che vedono potenziale e non rovine, che vedono bellezza e vita.
Ho conosciuto personalmente Aldo qualche settimana fa, quando gentilmente ha acconsentito ad aiutarmi con una mia ricerca per l'università, e mi ha concesso una breve intervista. Parlando con lui ho potuto conoscere le motivazioni dietro il suo lavoro, le sue soddisfazioni e i suoi obiettivi con il progetto La Mia Ostia..
“Viviamo in un posto che è potenzialmente meraviglioso, ma che chi vive qui è abituato a vedere con occhi negativi. Perché dovremmo abituarci al brutto quando abbiamo la possibilità di vedere anche il bello?” Con queste parole Aldo mi spiega il perché del suo progetto, un progetto che è indirizzato alle persone del posto, per mostrare il bello della città, per far appassionare i cittadini di Ostia alle meraviglie che sono a loro disposizione. Aldo cattura quotidianamente le piccole e le grandi bellezze di Ostia e le condivide con chi ci abita, aiutando i cittadini a conoscere meglio la loro città, perché, come dice, “quando conosci qualcosa puoi amarla'’.
Una delle soddisfazioni più grandi che il progetto La Mia Ostia ha portato ad Aldo è stata la possibilità di portare il nome di Ostia in un modo diverso, di togliere il fango dalla reputazione di questa bellissima città e di dare la possibilità agli ostiensi di conoscere ed amare questo posto.
Personalmente vedo in Aldo Marinelli un modello da seguire, una persona che ha messo in pratica ciò in cui crede e che sta facendo del bene attraverso i suoi mezzi. Grazie al suo lavoro, gli ostiensi possono riscoprire gli innumerevoli lati positivi di Ostia e, di conseguenza, essere motivati a fare la propria parte per esaltare il grande ed ingiustamente trascurato potenziale di questo bellissimo posto. “Il cambiamento inizia in noi stessi. Per cambiare ciò che abbiamo intorno, dobbiamo cambiare innanzitutto noi”. Condivido appieno queste parole di Aldo, credo che in quanto individui abbiamo la responsabilità personale di contribuire alla valorizzazione di casa nostra, e che esista un’alternativa all’andare via a cercare fortuna lontano; ed è proprio quella di rimanere ad Ostia, di innamorarci di casa nostra e di trovare il modo per contribuire a renderla un posto migliore, per noi stessi e per le generazioni a venire.
Noi non subiamo il mondo, ma contribuiamo a crearlo. Questo porta una stupenda e a volte dolorosa responsabilità, ed è fonte di speranza per il cambiamento.”

Come procederà il nostro lavoro insieme?
Nelle prossime settimane vi terrò aggiornati riguardo le ordinarie avventure di un ostiense oltreoceano.

Eh già perché scopriremo insieme a Riccardo cosa significa stare lontano dalla propria città e non vedere l’ora di tornare per poter dare il proprio contributo....

Gli articoli:
L'autunno Link
Come è vivere in America? Link
Mi manca casa Link


di Aldo Marinelli del 01 novembre 2018

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