La Ciurma saluta il vescovo Don Paolo
Dopo quattro anni Don Paolo lascia il nostro territorio per un nuovo incarico a Siena: ascoltiamo il suo stato d’animo e i suoi nuovi propositi
In occasione dei quattro anni dall’inaugurazione del centro socio-pedagogico della ciurma nella scuola Segurana, ieri si è voluto salutare il nostro Don Paolo, pronto per la sua nuova avventura a Siena.
Ad organizzare l’incontro Sara Pitacco e Stefano di Tomassi: “Non poteva mancare in prima fila la partecipazione del Vescovo Paolo Lojudice che da qualche giorno è stato nominato dal Santo Padre Arcivescovo Metropolita di Siena, segno di come gli uomini più vicini ai carismi cristiani di Bergoglio e alla sua rivoluzione della tenerezza, che parte anzitutto all'interno della Chiesa, vengano inviati li dove occorre che la viva predicazione di Gesù sia in mezzo alla gente, nelle città importanti.”
Don Paolo è un Vescovo “Pastore” che tante volte ha richiamato alla memoria i pilastri cristiani del nostro territorio quali furono l’indimenticabile Clemente Riva o l'eroico Di Liegro.
“Innamorato delle periferie, dove è viva e concreta la presenza del Vangelo e innamorato di Ostia, dove ha saputo portare il Santo Padre diverse volte tra cui lo storico Corpus Domini dello scorso anno spostando l’attenzione verso questi territori in questi ultimi anni così tribolati.”
La Via Crucis a Piazza Gasparri, la presenza giornaliera presso le comunità parrocchiali e presso tante famiglie, nelle case, ma anche la vicinanza con i laici e le associazioni, nonché la volontà coraggiosa di riunire i Parroci e i Sacerdoti delle 8 Chiese Ostiensi facendo dare il “buon esempio” di fraternità e collaborazione, tutto questo lascia un esempio indelebile di come si è e si fa da Sacerdoti e come questi siano anzitutto Pastori prima che amministratori di riti e dispensatori di norme magisteriali, formalità o teologi locali. L’eredità che raccoglie il suo successore, Vescovo Ruzza, è enorme e il percorso per Ostia e il suo territorio di Ecclesia locale nella più ampia comunità di Roma, come suggeriva Papa Francesco citando, primo pontefice, 'Città di Ostia' e come don Paolo sempre ci teneva a dire e sottolineare, è una strada dalla quale non si potrà più tornare indietro.
L’attenzione di don Paolo verso la storia delle comunità e delle parrocchie ostiensi, espressa negli incontro tra varie chiese di 'per amore della mia terra', tra vari operatori ma anche tra docenti delle scuole pubbliche, è una rotta nuova quanto mai più vicina al cuore di Papa Francesco e alla presenza vera di chi si comporta come Gesù e di cui per questo ci si affida con fiducia e si crede.
“Don Paolo Vescovo ha mostrato concretamente di essere un punto di riferimento, un'istituzione viva e presente in mezzo alla gente, in una definizione IL VESCOVO DI OSTIA proprio come tanti lo chiamavano e di cui tutti di fatto hanno davvero bisogno. Grazie don Paolo.”
di Aldo Marinelli del 05 giugno 2019