Ostia: un luogo pieno di storie, dove ho avuto l’opportunità di assaporare la mia città
Questo il pensiero di Monica Chirilà dopo l'esperienza di alternanza scuola- lavoro con La mia Ostia
Ho iniziato questo corso con l'intento di migliorare nella fotografia, essendo una delle mie grande passioni, ma solo alla fine del corso mi sono resa conto che non ho imparato solo le tecniche ma anche l’osservatore il mondo in maniera diversa con gli occhi di un fotografo. Dire mare a Roma è analogo a dire Ostia. Ostia oltre ad essere il centro balneare più vicino a Roma è ricco di testimonianze archeologiche. Un luogo pieno di storie, dove io ho avuto l’opportunità di sentire, assaporare e provare la mia città grazie a questo progetto di alternanza scuola-lavoro realizzato da “La Mia Ostia".
La prima storia è basata sul mare, un mare calmo e pieno di emozioni con i suoi colori e le sue due statue. Una delle prime esperienze è stata con la scuola e l'asilo del mare dove abbiamo osservato e svolto le varie attività che svolgono gli insegnanti, con i bambini. Questa scuola nasce grazie ad all’associazione Manes che dal 2009 sul territorio romano e non solo, porta avanti discorsi legati alla sperimentazione pedagogica.
La seconda storia l'abbiamo vissuta alla Villa di Plinio con l'archeologa Paola Salvatori, dove ci ha spiegato l'emozione di essere un'archeologa, ci ha fatto scoprire una piccola parte della storia di Ostia e le varie strade e le aree di ozio di molti romani nell’antichità.
Dopo questa interessantissima intervista è iniziato il nostro svago a fotografare tutti gli alberi, fiori, aree archeologiche.
La terza storia è stata vissuta all'Idroscalo: un'esperienza a dir poco spettacolare da cui ho capito che non bisogna mai avere pregiudizi su persone e luoghi ma prima di giudicare bisogna esplorare, conoscere e soprattutto ascoltare. All’Idroscalo ci sono posti magnifici, reperti storici e posti da togliere il fiato per il silenzio.
E poi la pace, essendo un luogo vista mare così silenzioso che è quasi impossibile pensare che sia a pochi chilometri da Ostia.
In questo luogo così splendente ci abitano persone alquanto splendide e piene di gioia, che ci hanno dedicato un po’ del loro tempo prezioso per raccontarci la storia all’Idroscalo.
La quarta storia è proprio al centro di Ostia dove abbiamo conosciuto una piccola parte della storia della sua costruzione.
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E dopo una lunga passeggiata molto stancante ma piena di emozioni, ci siamo goduti una tradizione culinaria di Ostia, il Krapfen di Alessandro Paglia.
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La quinta storia stata una delle più interessanti e piene di emozioni, una storia piena di dolore. La storia di Simeone Nardacci.
Nella tenuta di Procoio la fauna e la flora regnano.
La sesta uscita, purtroppo l’ultima, è stata svolta al Borghetto dei Pescatori, anche qui un luogo pieno di storia, quella raccontata da Michele Migliore.
Alla fine di questa esperienza ho imparato a non avere pregiudizi, a essere più aperta verso gli altri e ad osservare il mondo con occhi diversi. Ho imparato che cosa significa fotografare, cioè entrare in contatto con il mondo e vederlo con occhi diversi.
di Aldo Marinelli del 09 agosto 2019