La leggenda del mare
Una piccola storia che potrete associare a...
Un giorno dal mare molto mosso comparve una giovane donna: aveva capelli lunghissimi, neri come la notte e ricci come le onde.
Era alta e si muoveva sinuosa. Si avvicinò ad un pescatore che stava riparando le reti:
“Dove mi trovo?” chiese con una voce così suadente che l’uomo smise immediatamente di lavorare.
“Siamo a Ostia. Le vedi quelle piccole case? Sono state costruite da poco ed io abito lì. Tu da dove vieni?”
“Cosa stai facendo?” Continuó la giovane, senza rispondere alla domanda.
“Sono tornato da poco con il mio gozzo, il mare è cambiato all’improvviso e ho bucato le reti...finché non le riparo non posso muovermi.”
La donna sfiorò la rete con due dita e si giró a guardare il mare con una certa inquietudine.
Il pescatore non poteva credere a ciò che era appena successo: il buco nella rete era scomparso ed al suo posto era apparso un pesce enorme che si dibatteva.
“Ma come hai fatto?” urló di gioia.
“Mi puoi aiutare?” Proseguí la donna
L’uomo sgranó gli occhi non capendo come potesse aiutare una donna così bella e decisa.
“Ho perso la rotta per colpa di questo mare fortissimo e devo assolutamente arrivare in tempo. Mi accompagneresti di nuovo al largo, così che possa ricominciare a viaggiare?”
“Come posso uscire con questo mare? Mi stai chiedendo qualcosa di impossibile. Sarebbe troppo pericoloso per noi”
“Quando sei con me puoi stare tranquillo ...ti proteggo io”
Il pescatore era preoccupatissimo, era giovane e non aveva quell’esperienza per avventurarsi in mare con un tempo così. Il suo gozzo era malconcio e le sue forze provate da una giornata di mare.
“Devi aiutarmi non posso tardare ancora, c’è qualcuno che mi sta aspettando.”
Nel dire le ultime parole la donna prese la mano del pescatore. Fu come se il suo corpo si rilassasse improvvisamente , la testa cominciò ad immaginare e sognare quella donna così bella, pensò quasi di averla baciata.
“Proveremo ad inoltrarci” disse, senza pensare a null’altro.
La barchetta era ormeggiata nel canale, al sicuro. Il pescatore era adrenalinico, salí quasi di slancio.
Cominció a remare forte: le sue braccia si muovevano da sole. Lo sbocco verso il mare era in piena corrente e la barca poteva andare a sbattere facilmente contro il molo. La donna si mise a prua e guardando il mare creò un passaggio in cui il gozzo scivolò senza ostacoli.
Presero il largo e la donna si colorì nuovamente. Navigarono un bel po’ finché lei tocco le mani di lui sui remi: si bloccarono di colpo. Il mare si calmò improvvisamente: lei si tuffò guardandosi indietro. Un sorriso bellissimo salutò il giovane uomo, che ancora non si era reso conto di cosa stesse succedendo.
Si alzò per provare a salutarla ma lei era già sparita: continuò a cercarla tra le onde che si stavano rialzando. Si mise seduto frastornato, triste per il breve ma bellissimo incontro.
Notò un movimento sul fondo della barca: una bellissima stella marina si muoveva con estrema lentezza. La prese in mano e improvvisamente si trasformò in un cerchietto d’oro brillante. I suoi occhi si inumidirono per l’emozione di aver vissuto qualcosa di speciale.
Si ritrovò a riva senza accorgersene, senza aver remato neanche una volta; al suo dito c’era una fede d’oro.
di Aldo Marinelli del 09 settembre 2019